Smart working. Chi tra noi ha trascorso del tempo in casa lavorando, avrà compreso che l’illuminazione è davvero importante per non affaticare la vista. Scopriamo insieme come illuminare al meglio.
Smart working in un mondo iperconnesso
In un mondo iperconnesso come quello nel quale viviamo oggi, lavorare da casa è diventato ormai più di un trend. In realtà, in questi ultimi mesi ci siamo ritrovati a lavorare un po’ ovunque.
Per questo noi di Zeta Impianti abbiamo pensato di darti qualche informazione per saperne di più su come organizzare al meglio l’illuminazione in casa, in studio, oppure nell’ufficio della tua azienda.
Smart working, home working, in questi mesi di emergenza sanitaria abbiamo sentito chiamare in diversi modi quello che, a tutti gli effetti, è il lavoro da remoto, cioè a distanza rispetto al luogo di lavoro abituale. Qualcuno lo praticava già da diversi anni ma, in Italia, in molti lo hanno sperimentato come una necessità obbligata dovuta alla pandemia.
Il dibattito sui pro e sui contro dello smart working è sempre sul filo di lana e, nonostante sia argomento più che collaudato, scatena sempre prese di posizioni forti e contrastanti.
Oggi siamo ancora in modalità “devo capire”, ma è probabile che un giorno non così lontano, arriveremo ad un adeguato compromesso tra co-working, ufficio tradizionale, lavorare da casa e lavorare “mobile”. Qualunque sia il luogo, basta che sia adatto.
Smart working: la flessibilità incrementa la produttività
La flessibilità incrementa la produttività – almeno così si dice. Soprattutto, migliora la qualità della vita che è, ormai, il principale criterio usato dai millenials (e non solo) nella scelta della loro carriera professionale.
Un’indagine di Global Workplace Analytics mostra che quasi il 90% degli statunitensi “sceglierebbe il telelavoro per una parte dell’orario lavorativo”. Il mix adeguato tra l’operare collaborativamente in ufficio e, in modo più concentrato, a casa si tradurrebbe in 2/3 giorni lavorativi su cinque tra le pareti domestiche…o da Starbucks!
Ma quale sarà la tendenza? Un altro studio, ancora più approfondito, ha rivelato che il numero di persone che negli Stati Uniti lavorano da remoto è aumentato del 159% in 15 anni. Diciamo che è più di una tendenza o una moda. Le cose cambiano e, che lo si voglia o no, bisognerà cambiare anche la mentalità imprenditoriale.
Secondo una statistica del 2015, dei 17 milioni di abitanti in Olanda, un milione lavora stabilmente da casa. Una legge varata nel 2016 ha introdotto il diritto al telelavoro per i dipendenti pubblici e privati. La società FlexJob, un’importante azienda di recruitment e staffing, offre decine di soluzioni ad hoc per chi cerca un lavoro flessibile, dal telependolarismo al part-time, dal lavoro freelance all’orario flessibile.
Secondo la rivista Fast Company, il 35% dei manager già al Global Summit del 2014, riteneva che “oltre la metà dei dipendenti full-time lavorerà in remoto entro il 2020″, mentre il 25% pensava che, entro tale data, i tre quarti della popolazione impiegatizia non avrebbe più lavorato in un ufficio tradizionale. Diciamo che le previsioni di 7 anni fa non sono state completamente “azzeccate”, ma sicuramente la tendenza è quella, e non si fermerà.
Il lavoro “flessibile” deve dare la possibilità di vivere in modo meno stressante, dandoci il potere di scegliere dove, come e quando. Il perché lo sappiamo tutti perfettamente. Una scelta che diventa non solo personale ma anche collettiva, liberando ogni lavoratore da continue pressioni date da orari sempre uguali, mansioni svolte sempre negli stessi luoghi, che tolgono creatività e interesse.
Smart working…e la vista?
Se sei tra quelli che, numerosi, hanno trascorso molto tempo in casa per svolgere quotidianamente mansioni professionali, ti sarai accorto che l’illuminazione è un fattore fondamentale. Non è che perché sei in casa devi adattarti ad un’illuminazione inadeguata in quanto non progettata per sostenere molte ore di lavoro. Si tratta certamente di un fattore da non lasciare al caso per non dover fare i conti con la spiacevole sensazione di avere gli occhi e la testa affaticati..
Ma come è possibile modificare o progettare la luce del tuo (nuovo) luogo abituale di lavoro per creare un ambiente il più possibile produttivo? Scopriamolo insieme.
Smart working. Modificare o progettare il sistema di illuminazione
Creare le condizioni di illuminazione ideali per il lavoro, la scrittura, la lettura, in genere non è questione da improvvisare, né da affidare a personale non specializzato. E’ fondamentale individuare bene il luogo della casa o dell’ufficio dove risulti più agevole l’attività da svolgere, e un’azienda competente e specializzata che progetterà insieme a te la soluzione migliore.
Una breve guida per un’illuminazione…
In questo articolo desideriamo fornirvi una breve guida per predisporre la migliore progettazione e l’allestimento più efficace per un’illuminazione a prova di smart working.
- Partiamo dall’ambiente. Una volta individuato, sarà fondamentale creare l’ambiente più consono possibile a qualunque attività si svolga attraverso l’uso della vista. L’illuminazione ricopre un ruolo fondamentale per qualsiasi tipo di occupazione lavorativa. Dunque si tratta di individuare quale declinazione sia più adatta per una specifica attività. Lo sapevi che i regolamenti edilizi stabiliscono le modalità dell’illuminazione negli ambienti ad uso ufficio? Proprio così, sono tenuti ad erogare livelli di luce adeguati. Non è così per le postazioni domestiche dove l’illuminazione nei punti di lavoro viene spesso trascurata.
- Importante, poi, prendere il controllo della luce e poterne sperimentarne diverse tipologie e diverse intensità. Comprendere le varie opzioni fino a trovare il giusto assetto personale, è un aspetto fondamentale. Conoscere la luce significa anche osservare come “fluisce” l’illuminazione nell’intera stanza e non solo vicino al dispositivo di illuminazione. Dunque, sapere con esattezza dove sono stati installati i punti luce, ma anche come si diffonde la luce naturale dalle finestre. Questo anche per evitare spiacevoli riflessi che tutti noi abbiamo sperimentato durante il nostro lavoro a casa. Non è stato facile ruotare device, libri e mobili nelle diverse ore del giorno per poter trovare la luce ideale.
… a prova di smart working
- Abbiamo sperimentato che durante una conference call, bisogna evitare di sedersi di fronte a una finestra. Gli interlocutori potrebbero vedere solo una grande luce!
- Scegliere l’illuminazione giusta in base all’attività da svolgere è un’altra questione da non sottovalutare. Ideale per leggere un libro o scrivere su carta, ma non per leggere e scrivere al computer? Esistono tanti tipi di luce e di questo bisogna tenere conto per svolgere l’attività che desideri. Se, ad esempio, ti stai dedicando a qualcosa che richiede precisione, come dipingere, disegnare, costruire modellini😊o, ancora, truccarsi, è meglio optare per una luce artificiale, con un indice di resa cromatica (CRI) maggiore. Infatti lo sapevi che più alto è l’indice di resa cromatica, più i colori saranno simili a come appaiono alla luce naturale? Si tratta, senza dubbio, di una questione da discutere con i professionisti della luce. La scelta farà la differenza tra vedere bene e vedere male; tra sentirsi affaticati o efficienti e freschi.
Ambiente, atmosfera, efficienza
Ancora, non sono da trascurare quegli aspetti che possono rendere la nostra attività lavorativa più piacevole e leggera.
- Dovendo trascorrere diverso tempo in un determinato ambiente, è fondamentale pensare anche all’atmosfera che si vuole creare in esso. Atmosfera ed efficienza sono più collegate tra di loro di quanto non si pensi. Soprattutto in relazione alle attività che si intendono svolgere in quella stanza.
- La concentrazione e il riposo sono sempre fondamentali quando ci si dedica ad un’attività visiva. Rimanere concentrati anche quando si lavora da casa è una sfida difficile che dobbiamo vincere. Il premio della vittoria sarà quello di concedere più riposo ai tuoi occhi, e al muscolo oculare in particolare. Inoltre, otterrai maggior efficienza lavorativa, risultati migliori e tanto nervosismo in meno nel rapporto con i familiari con cui condividi gli ambienti.
- Importante anche l’accorgimento, che non attiene all’ambiente ma allo strumento, di regolare la luminosità dei device per creare una luce confortevole. Per letture prolungate sul pc, poi, arrecherà beneficio visivo aumentare la dimensione dei caratteri.
Illuminazione naturale o artificiale? Impara a gestirle
Quando ripensiamo al sistema di illuminazione dell’ambiente in cui lavoriamo, dobbiamo sempre partire dalla luce naturale. Questo vale sempre, ma soprattutto per incarichi che si prolungano per l’intera giornata. L’essere umano si è abituato a regolare la sua vita secondo l’alternanza del giorno e della notte. Sappiamo che la luce solare, con le sue variazioni quotidiane, agisce come stimolatore dell’attenzione e regola il nostro orologio biologico, cioè il nostro senso interiore del tempo.
L’illuminazione interna, quella artificiale, invece, presenta una luminosità costante per tutto il giorno. Sul lungo periodo, questo può compromettere il nostro umore e la nostra capacità di produrre al meglio. Tutto ciò è sufficiente per farci comprendere che la luce naturale non deve mai mancare anche negli ambienti interni. Quando è necessaria la luce artificiale bisognerebbe ricorrere ad un’illuminazione che permetta di modificare la “temperatura della luce”, cioè poterla modificare da fredda a calda. Questa possibilità permetterà anche una variazione della luminosità tenendo conto dell’ora del giorno.
Per creare un ambiente rilassante e avvisare il corpo che è in arrivo la notte, è consigliabile iniziare una vera e propria routine serale attraverso la regolazione della luce interna. Dopo aver lavorato tutto il giorno, questa pratica ti aiuterà a rilassare la vista e il corpo, favorendo dolcemente l’arrivo del sonno notturno.
Trova l’illuminazione che rispetta i tuoi occhi
Se vuoi veramente avere cura dei tuoi occhi devi sapere che il tuo modo di vedere cambia nel tempo.
- Un aspetto fondamentale è, infatti, comprendere che con il passare degli anni si modicano le performance della nostra vista. Questo avviene in conseguenza del cambiamento degli occhi stessi. Infatti i muscoli che controllano l’ingresso della luce attraverso la pupilla tendono ad indebolirsi, lasciando entrare meno luce e portando all’indurimento del cristallino. Insomma, leggere il menù in un ristorante a lume di candela potrebbe risultare un’impresa ardua. Sempre con l’avanzare degli anni, il cristallino si ingiallisce compromettendo la percezione dei colori, in particolare le sfumature di blu, verde e viola. Insomma, la percezione dei colori può divenire decisamente alterata, portandoci a percepirli come più spenti e con contrasti cromatici più sfumati. Pensa a cosa potrebbe rappresentare un disturbo di questo tipo se avessi necessità di scegliere stoffe, svolgere attività artistiche o compiti che esigano la gestione precisa dei colori! Insomma, mano a mano che gli anni passano, l’illuminazione dovrebbe aumentare di conseguenza. In questo caso, le lampadine migliori per aiutare gli occhi più attempati a vedere meglio e a distinguere in modo più realistico i colori sono quelle con un CRI superiore a 80.
Terminiamo con un consiglio basilare che vale per qualunque età e qualunque compito. Non dimenticarti di distogliere ogni tanto lo sguardo dallo schermo per permettere agli occhi di riposare e anche di preservare la concentrazione.
Vuoi capire quale sarebbe il sistema di illuminazione più adeguato per te e la tua famiglia? Zeta Impianti mette a tua disposizione i professionisti migliori, specializzati nell’allestimento di impianti di illuminazione a prova di home work!😉